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Il supino è un "nome verbale" appartenente alla 4a declinazione. Esso possiede solo l'accusativo singolare -um e l'ablativo singolare -u.
Il supino costituisce la quarta voce dei paradigmi verbali e può essere usato sia in forma ATTIVA che PASSIVA.
Per tutti i verbi, la formazione è la seguente: TEMA DEL SUPINO + um/u
ATTIVO PASSIVO
Vocat-um Vocat-u
ESEMPIO
Augustus ad hostium castra venit, pacem rogatum.
Augusto venne all'accampamento dei nemici, per chiedere la pace.
ESEMPIO
Hoc difficile factu est, facile dictu.
Questo è difficile a farsi, facile a dirsi.
Il participio è un aggettivo verbale che possiede le caratteristiche degli aggettivi e dei verbi.
ESEMPIO CON IL VERBO VOCO
NOMINATIVO: vocans (che chiama/chiamava, chiamando)
GENITIVO: vocantis
Il participio presente può avere funzione nominale, o verbale.
Il participio può assumere i seguenti valori:
ESEMPIO
Navigantibus stellae viam monstrat
Le stelle indicano la via ai naviganti.
Il participio in funzione verbale va analizzato come PARTICIPIO CONGIUNTO e può essere tradotto come:
Per tutti i verbi la formazione del participio futuro è la seguente:
TEMA DEL SUPINO + ur + terminazione degli aggettivi della 1a classe
Esempio con il verbo voco
Vocaturus
Per tutti i verbi la formazione del participio perfetto è la seguente:
TEMA DEL SUPINO + terminazione degli aggettivi della 1a classe
Ecco un esempio con il verbo voco
Vocatus, -a, -um
Il participio perfetto può assumere i seguenti valori:
Il participio perfetto in funzione verbale va analizzato come PARTICIPIO CONGIUNTO, ecco la sua formazione:
L'ablativo assoluto è un costrutto particolare della lingua latina e si analizza in modo indipendente dal resto della frase.
SOGGETTO IN ABLATIVO+PARTICIPIO PRESENTE/PARTICIPIO PASSATO
IMPLICITA: con il gerundio presente o un'espressione nominale.
ESPLICITA: con una subordinata temporale, causale, concessiva, ipotetica o avversativa.
Esempio
Nullo defendente, urbs capta est.
Non essendoci nessun difensore/(Poiché non vi era alcun difensore), la città fu conquistata.
IMPLICITA: con il gerundio passato di forma passiva, un participio passato o un'espressione nominale.
ESPLICITA: con una subordinata temporale, causale, concessiva, ipotetica o avversativa.
Esempio
Multis vulneribus acceptis, hostes resistebant.
Pur avendo ricevuto molte ferite/(Sebbene avessero ricevuto molte ferite), i nemici resistevano.
1. L'ablativo assoluto si può formare anche senza participio, e quindi costituito solo dall'ablativo di:
2. L'ablativo assoluto viene anche utilizzato per determinare i periodi di magistrati e figure politiche:
ESEMPIO
P. Scipione Nasica consule = durante il consolato di P. Scipione Nasica
Il gerundio è un nome verbale neutro, non ha tempi ed è sempre attivo. Si declina solo nei casi genitivo, dativo, accusativo (con preposizioni tipo "ad"), e ablativo singolare.
ESEMPIO 1a coniugazione
CASO
GENITIVO
DATIVO
ACCUSATIVO
ABLATIVO
FORMAZIONE
VOCANDI
VOCANDO
AD VOCANDUM
VOCANDO
ESEMPIO 3a coniugazione
CASO
GENITIVO
DATIVO
ACCUSATIVO
ABLATIVO
FORMAZIONE
MITTENDI
MITTENDO
AD MITTENDUM
MITTENDO
Il gerundio latino si può tradurre in italiano con l'infinito presente preceduto dalle preposizioni che introducono le funzioni indirette:
ESEMPIO con il genitivo
È opportuno sottolineare che, il gerundio in ad + accusativo o in genitivo seguito da causa o gratia esprime la funzione di proposizione finale.
Il gerundivo è un aggettivo verbale con valore passivo, e indica una azione non compiuta ma che deve essere realizzata, quindi esprime l'idea del dovere. È proprio dei verbi transitivi.
ESEMPIO 1a coniugazione
ESEMPIO 3a coniugazione