La seconda declinazione comprende principalmente parole di genere maschile.
Le parole della seconda declinazione presentano le seguenti terminazioni:
-Nominativo Singolare: US
-Genitivo Singolare: Ī
Per affrontare al meglio la declinazione prendiamo come esempio la parola DISCIPULUS -I (l'allievo):
CASO
NOMINATIVO
GENITIVO
DATIVO
ACCUSATIVO
VOCATIVO
ABLATIVO
FLESSIONE
SINGOLARE
DISCIPULUS
DISCIPULĪ
DISCIPULO
DISCIPULUM
DISCIPULĔ
DISCIPULO
FLESSIONE
PLURALE
DISCIPULĪ
DISCIPULORUM
DISCIPULĪS
DISCIPULOS
DISCIPULĪ
DISCIPULĪS
Ci sono nomi appartenenti alla seconda declinazione che terminano in -ĔR. Nomi di questa tipologia sono Puĕr,-ī (il ragazzo) oppure Agĕr,agrī (il campo).
Ager ➩ AGRĪ
Per declinare un nome in -ĔR è utile consultare il dizionario, poiché viene sempre riportato il nominativo e il genitivo della parola cercata.
Per completare la spiegazione dei nomi in -ĕr ecco a voi un breve video sull'argomento.
La seconda declinazione presenta un unico nome terminante in -ir. Il nome in questione è Vir, virī (l'uomo).
CASO
NOMINATIVO
GENITIVO
DATIVO
ACCUSATIVO
VOCATIVO
ABLATIVO
FLESSIONE
SINGOLARE
VIR
VIRĪ
VIRO
VIRUM
VIR
VIRO
FLESSIONE
PLURALE
VIRĪ
VIRORUM
VIRĪS
VIROS
VIRĪ
VIRĪS
È importante non confondere la parola Vires (le forze) appartenente alla Terza declinazione con i plurali di Vir (VIRĪ, VIROS), poiché sono due parole con significati diversi!
I nomi che terminano in -UM sono tutti sostantivi di genere neutro.
In Latino il genere neutro indica concetti astratti, oggetti o esseri inanimati. Prendiamo come esempio la parola DONUM -İ (il dono):
CASO
NOMINATIVO
GENITIVO
DATIVO
ACCUSATIVO
VOCATIVO
ABLATIVO
FLESSIONE
SINGOLARE
DONUM
DONĪ
DONO
DONUM
DONUM
DONO
FLESSIONE
PLURALE
DONĂ
DONORUM
DONĪS
DONĂ
DONĂ
DONĪS
È importante ricordare che tutti i nomi neutri della seconda declinazione seguono, al singolare e al plurale il seguente schema logico:
NOMINATIVO=ACCUSATIVO=VOCATIVO
1. I nomi propri che terminano in -ĭus, come Vergilius (Virgilio), e i due nomi comuni "filius" e "genius", presentano al vocativo singolare la terminazione -ī.
Questo vale anche per l'aggettivo possessivo maschile "meus" (il quale diventa -mī).
Per tutti gli altri nomi che terminano in -īus, il vocativo è espresso in -ĕ.
2. Il nome "deus" presenta una declinazione particolare:
CASO
NOMINATIVO
GENITIVO
DATIVO
ACCUSATIVO
VOCATIVO
ABLATIVO
FLESSIONE
SINGOLARE
DEUS
DEI
DEO
DEUM
DIVE
DEO
FLESSIONE
PLURALE
DEI, DII, DI
DEORUM, DEUM
DEIS, DIIS, DIS
DEOS
DEI, DII, DI
DEIS, DIIS, DIS
3. Alcuni nomi, come quelli delle monete, delle misure, dei popoli, e dei composti di vir, presentano il genitivo plurale in -um.
4. Ci sono tre nomi neutri al singolare che solamente nei casi diretti terminano in -US:
Pelagus, -i = Il mare
Virus, -i = il veleno
Vulgus, -i =il popolo
I Pluralia Tantum sono parole che vengono utilizzate solamente al PLURALE.
Le parole di questa categoria più importanti da ricordare sono le seguenti:
I Pluralia Alia sono parole che presentano un significato diverso nella loro forma plurale.
I sostantivi più importanti da ricordare che cambiano significato al plurale sono i seguenti:
1) S. Auxilium, -ii = l'aiuto
P. Auxilia,-orum = le truppe ausiliarie
2) S. Castrum,-i = la fortezza
P. Castra,-orum = l'accampamento
3) IMPORTANTE!
SINGOLARE
locus, -i = il luogo
PLURALE
loci,-orum= i passi di un libro
loca,-orum = i luoghi
LEGENDA
S. = Singolare
P. = Plurale